Assistenza Domiciliare Integrata

Parliamo di un argomento poco conosciuto ma fondamentale per molte famiglie che assistono figli, genitori o parenti con gravi disabilità o malattie che hanno bisogno di gestione continua.
L’Assistenza Domiciliare Integrata
L’ A.D.I. è un modello di cura alternativa al ricovero ospedaliero, consente alla persona di rimanere il più possibile nel proprio ambiente abituale di vita.
“Integrata” perché?
Perché è un’ assistenza che si ramifica come una rete ben organizzata dalle varie figure professionali (medici, infermieri professionali , terapisti della riabilitazione, operatori sociali).
Rientrano fra i servizi di assistenza domiciliare sanitaria e socio-assistenziale:
le cure mediche;
le cure infermieristiche;
le cure di aiuto alla persona (assistenza socio-assistenziale e assistenza sociale);
le cure riabilitative;
la fornitura di farmaci e presidi medici.
Possono servirsi dell’assistenza domiciliare persone non autosufficienti di tutte le età con gravi limitazioni alla mobilità, o che hanno bisogno di cure. In particolare:
le persone anziane (di età superiore ai 65 anni);
le persone affette da malattie tumorali in fase avanzata e terminale;
le persone che necessitano di nutrizione artificiale;
le persone in dimissione protetta da reparti ospedalieri;
le persone affette da malattie croniche invalidanti;
le persone con disabilità gravi;
i bambini con patologie croniche ed in particolari condizioni di disagio sociale.
Il Medico di Famiglia, di fronte ad un paziente che necessita dell’ADI, richiede l’attivazione alla Centrale operativa distrettuale delle Cure Domiciliari.
Alla segnalazione segue la valutazione al domicilio dell’utente, alla quale partecipano il medico di famiglia, il Medico Responsabile Cure Domiciliari del Distretto, il coordinatore infermieristico, i familiari ed eventualmente l’assistente sociale, se si è in presenza dei requisiti fondamentali per attivare l’A.D.I., si concorda il progetto terapeutico assistenziale individualizzato.
Preso dal web
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